Friday, September 27, 2013

Compagne di viaggio /1



In una pausa dei lavori, incontriamo Noemi Bertola, Coordinatrice Mondiale dei Cooperatori Salesiani, Paola Staiano, Presidente Confederale delle Exallieve e degli Exallievi delle fma, Pina Bellocchio, del Consiglio mondiale dell’Istituto delle Volontarie di don Bosco con il compito della vita salesiana e della Famiglia salesiana e con l’attenzione all’Africa e alle regioni e gruppi di lingua francese.

Che cosa ti porti via dopo una settimana di Seminario di studio?
Noemi - Tantissimi stimoli su Maria da approfondire sia per me stessa, come pure per l’Associazione, perché tutti siamo figli di Maria. Soprattutto l’abbandono di forme devozionali che non sempre rispondono a una crescita nell’abbandono filiale, fiducioso a Maria. Ci sono tre atteggiamenti della “scuola di Maria” che sono per me eloquenti: l’eccomi di Maria, con il suo sì alla volontà del Padre; il riconoscere la volontà del Padre nel Figlio e indirizzarlo ai discepoli nelle nozze di Cana; infine, il silenzio che parla sia quando conservava tutto nel suo cuore sia quando stava sotto la Croce. Qui, mi sembra di trovare l’invito ad un’opera di “masticazione” della parola, a vivere il dolore, a prenderla davvero come Guida e Maestra. C’è un percorso tracciato in particolare per i Salesiani Cooperatori/trici, che vivono nel quotidiano. E mi piace ricordare Attilio Giordani, la sua parola che ci ricorda di essere nel mondo, ma non del mondo: vivere nel quotidiano della nostra vita familiare e associativa costantemente riferiti alla dimensione evangelica e mariana.
Infine, l’ascolto delle relazioni su don Bosco e madre Mazzarello sono una miniera di chiarificazioni e di approfondimenti, come pure le storie di vita delle suore: esempi per noi Salesiani Cooperatori/trici che siamo chiamati a vivere ogni giorno la statura alta della santità.

Paola - Anche per me è stata un’esperienza molto arricchente. Ho particolarmente goduto l’ascolto delle testimonianze di vita, come pure la sessione dei diversi approcci, l’esperienza di don Bosco, di madre Mazzarello. Porto come una consapevolezza nuova: sentire Maria “dentro” la mia vita: madre, maestra, guida, esempio … nulla possiamo fare senza di lei. Ho promesso alla Madre, e mi sono impegnata con lei, per iniziare uno studio all’interno delle varie Federazioni per vedere “come” le exallieve vivono questa dimensione della filialità nella loro vita, non tanto come devozione, ma nel concreto rapporto con Maria. Già come Exallieve non facciamo niente “senza Maria”. Abbiamo vissuto l’esperienza delle Linee di impegno dell’Europa... Come scelta, eventi di questo genere li viviamo sempre in un luogo mariano… per cui già lo viviamo, ma forse in modo non consapevole, invece dobbiamo cercare strade per viverlo.



Pina - Ho vissuto un’esperienza di famiglia. Mi ha particolarmente interessato questa sfaccettatura della filialità che interpella la dimensione mariana della nostra vita. In particolare, il percorso che va dalla filialità, alla sororità, alla maternità. Per noi Volontarie è importante sviluppare relazioni materne per aprirsi alla missione. Ed è fondamentale però darvi uno spessore spirituale. (continua)

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