Monday, September 23, 2013

Maria è di casa qui



Con un momento di preghiera a Maria, Vergine dell’Annunciazione, è iniziato il Seminario di studio internazionale: “Filialità. Categoria che interpella l’identità mariana delle FMA”.
L’auditorium del Salesianum di Roma accoglie un’assemblea variegata. 217 fma rappresentanti di molte ispettorie dei cinque continenti, religiose di altre congregazioni appartenenti alla Famiglia salesiana, Paola Staiano, Presidente Confederale Exallieve/i delle FMA, Noemi Bertola, Coordinatrice Mondiale dei Salesiani Coooperatori.
«È bello vivere una settimana insieme con noi e con Maria, nel segno della gioia, nell’essere “vere immagini di Maria” come voleva madre Mazzarello». Esordisce così Madre Yvonne nel suo saluto di apertura.
«Nell’incontro con tante sorelle e comunità di tutto il mondo - prosegue -, ho potuto constatare la vitalità dell’Istituto strettamente connesso alla relazione filiale con Maria; come la fecondità apostolica e l’efficacia educativa siano profondamente connesse con la sollecitudine materna di Maria Ausiliatrice, invocata con fiducia e amore».
Evoca le tappe che hanno portato al Seminario di questi giorni: «Il Convegno del 2004, “Io ti darò la Maestra”. Il coraggio di educare alla scuola di Maria” ha attraversato il cambiamento epocale, si è lasciato provocare dalla domanda di amore delle giovani generazioni, ha tracciato percorsi di conversione, di prevenzione, di positiva prassi formativa».
È ancora una costatazione quella di Madre Yvonne: la certezza che ogni giorno nel silenzio del quotidiano molte FMA tessono una vita intensamente mariana e missionaria: «Con lo slancio del da mihi animas coetera tolle, Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice stanno aprendo nuove frontiere missionarie in situazioni anche difficili, forti della testimonianza di nostre sorelle che hanno incarnato il carisma, sorelle che celebriamo in eventi di grazia: Maddalena Morano, Maria Romero, Eusebia Palomino, Maria Troncatti, Nancy Pereira».
Ed è un invito alla fine: «Essere casa, perché dove c’è Maria c’è confidenza, c’è casa, c’è famiglia. Lei, la Madre, abita il nostro spazio quotidiano di relazioni, lo fa luogo di incontro e di letizia, genera vicinanza e cura, soprattutto nei confronti di quell’umanità ferita, che da non lontane periferie esistenziali chiede attenzione educativa. Accogliamo Maria in casa! Scopriremo che lei stessa ci viene incontro, lasciandosi incontrare da noi e guidandoci verso il suo Figlio Gesù».
Al termine del suo saluto, la Madre legge il telegramma che il Santo Padre invia attraverso il Segretario di Stato, Card. Tarcisio Bertone. Papa Francesco ci invita a metterci alla scuola di Maria Ausiliatrice per crescere in Cristo e far crescere i giovani nella piena statura di Cristo.

La filialità: una sfida antropologica



«Maria, Colei che aiuta, che fa crescere, che educa, che accompagna e sostiene, che sempre promuove la vita rappresenta un nucleo essenziale dell’identità e della missione della Facoltà». 
Si introduce così, sr. Pina Del Core, Preside della Facoltà “Auxilium”, richiamando come il nome della Facoltà - “Auxilium” - e, in particolare, il suo motto “Con Maria per una cultura della vita” richiamano la sua missione specifica, che si è tradotta nel corso degli anni in un serio approfondimento della Mariologia e delle scienze dell’educazione in dialogo con altre facoltà pontificie, in particolare il Marianum e l’Università Salesiana, cercando di assicurare sempre una prospettiva interdisciplinare: «Su questo percorso di ricerca e di studio si è innestata la preparazione del presente Seminario», che è non solo per le FMA, ma per la chiesa, per molte famiglie religiose che si ispirano a Maria una tappa importante perché costituisce «un’occasione speciale per affrontare, nel contesto globale di una crisi di identità che sta toccando l’esistenza degli uomini e delle donne del nostro tempo e che trova i suoi risvolti preoccupanti sul mondo giovanile una questione complessa ma vitale: identità e filialità sono due compiti umani tra i più rilevanti che si intrecciano con la tematica della maternità/paternità, realtà oggi continuamente rimesse in discussione nella nostra cultura».
Per sr. Pina riflettere su questi aspetti, che risultano ancora essere la fonte più stabile di sicurezza, di armonia e serenità nel vivere, mediante un approccio volutamente interdisciplinare nella prospettiva delle scienze dell’educazione, risponde da una parte all’esigenza di un confronto più documentato con cui decifrare meglio la complessa realtà dell’identità mariana di un Istituto religioso educativo come quello delle FMA, e dall’altra può costituire un valido contributo per individuare percorsi e strategie educative concrete da mettere in atto nei diversi contesti e nelle diverse istituzioni formative dove siamo chiamati ad operare.
«Il Seminario - conclude - intende favorire la coniugazione tra riflessione critica e azione apostolica educativa. Molto del “vissuto” delle persone credenti e degli educatori/educatrici cristiani oggi richiede di essere tematizzato, perché spesso si nota la sproporzione tra vissuto e riflessione. Dinanzi a un vissuto molto ricco da parte di chi ha sperimentato concretamente l’identità mariana incarnata nell’azione educativa e a una riflessione che in passato rimarcava piuttosto una prospettiva devozionale poco critica, il tematizzare costituisce un bisogno formativo e apostolico da prendere seriamente in considerazione».

Tra passato presente e futuro



L’ultimo tassello di questa sezione iniziale è affidato a sr. Marcella Farina, Docente di Teologia fondamentale alla Facoltà «Auxilium» che, come prima istanza, ripercorre l’iter di preparazione del Seminario iniziato nel 2009 ponendolo soprattutto in continuità con due seminari di studio (Maria nell’educazione di Gesù Cristo e del cristiano. 1. La pedagogia interroga alcune fonti biblico-teologiche del 2001; e Maria nell’Educazione di Gesù Cristo e del cristiano. 2. Approccio interdisciplinare a Gv 19, 25-27  del 2003, e con il Convegno Internazionale “Io ti darò la maestra…”. Il coraggio di educare alla scuola di Maria (2004) in cui è stato messo a fuoco il tema dell’educazione e degli educatori che trovano in Maria un paradigma antropologico fecondo per quanti, uomini e donne del nostro tempo, da credenti sono impegnati nell’educazione delle nuove generazioni.
La scelta di preparare un “seminario” e non un Convegno è stata intenzionale per coinvolgere tutte le presenti come partecipanti attive nell’ascolto, nel dialogo, nel confronto: «Una fonte importante - afferma - è la vicenda di tante sorelle che hanno vissuto la peculiarità del carisma, traducendola in una esistenza illuminata da Maria e in un’efficace missione educativa\evangelizzatrice, perché la nostra identità e la nostra spiritualità hanno un insostituibile nesso con Maria e con l’educazione. Emerge l’identità educativa con connotazione mariana; la spiritualità è mariana nella forma di “aiuto” ai giovani per la loro crescita integrale: “ausiliatrici tra le giovani”».
Ripercorre poi brevemente le sessioni  in cui si articola il Seminario e invita a «cogliere il seme della speranza di cammini futuri, efficaci nella nostra crescita nell’esperienza filiale, per tradurla in fecondità evangelica, in una ricca relazionalità teoantropologica che si traduce in percorsi educativi nei vari ambiti in cui si svolge la nostra missione».

Tutto pronto!

Tutto pronto al Salesianum di Roma per il Seminario di studio internazionale.
Roma accoglie le partecipanti che stanno arrivando sia dalle varie ispettorie, sia da Casa generalizia, Casa Madre Angela Vespa, Casa Ersilia Canta e Casa Sr. Teresa Valsé.
C'è animazione, saluti, abbracci e ... tanta voglia di iniziare a vivere questa esperienza importante per il nostro Istituto.
Manca davvero poco: circa un'ora e ... siamo pronte!